Maestri D’arte
Pittura in Accademia
SCHEDA TECNICA
Mostra: Maestri d’arte. Pittura in Accademia
Opere di: Marcello Avenali, Ennio Calabria, Giuseppe Capogrossi, Mario Ceroli, Gianni Dessì, Piero Dorazio, Renato Guttuso, Antonio Passa, Giulio Turcato, Vincenzo Scolamiero, Alberto Ziveri.
Sede: Galleria Lombardi Project – via di Panico, 13 – 00186 Roma
Apertura al pubblico: 10 Maggio – 7 Giugno 2025
Inaugurazione: sabato 10 Maggio 2025 – ore 18.00
Orari: dal martedì al sabato, ore 15.00 – 19.00 – Chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero
La Galleria Lombardi Project, nasce dalla volontà di Lorenzo e Enrico Lombardi, e con la collaborazione con Roberta Avenali Dugoni. Direttore è Luca Gismondi
Il nuovo spazio espositivo, sito in Via di Panico 13 a Roma, si aggiunge così alle sedi della Galleria Lombardi a Roma (Via di Monte Giordano 40) e di Milano (Via…). Esso si prefissa l’intento di promuovere gli artisti che, attraverso la docenza, hanno contribuito, a ancora contribuiscono, all’insegnamento accademico.
In un momento come questo, in cui la tecnica antica, ma modernissima, della pittura viene trascurata per far spazio alle nuove tecnologie, la Galleria Lombardi Project si pone come obiettivo quello di valorizzare il lavoro di questi artisti, che attraverso linguaggi e materiali differenti, spaziando dall’astrattismo alla figurazione, restituiscono una visione dell’imprescindibilità dell’insegnamento, nel trasferimento di antichi saperi alle nuove generazioni di artisti.
La mostra Maestri d’arte. Pittura in Accademia inaugura il 10 maggio 2025 e mette in dialogo le opere di Marcello Avenali, Ennio Calabria, Giuseppe Capogrossi, Mario Ceroli, Gianni Dessì, Piero Dorazio, Renato Guttuso, Antonio Passa, Giulio Turcato, Vincenzo Scolamiero e Alberto Ziveri.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testo di Dario Evola, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma
Dal testo del Prof. Dario Evola…. La storia dell’arte, disciplina che oggi corre il rischio di scomparire dai curricula formativi europei, è storia di libertà di sguardi e di costruzioni di relazioni attraverso l’operatività artistica. La funzione delle Accademie di Belle Arti sviluppa, per tre secoli nell’Europa moderna, un particolare sapere fondato sulla operatività artistica, dove la prassi corporea delle arti diventa capacità di forma del possibile, fino all’attuale collocazione degli Istituti nell’ Alta formazione artistica, formazione terziaria avanzata. Particolarmente significativa è la storia delle Accademie di Belle Arti europee come laboratori di formazione dell’artista, dello sguardo operativo, parte fondante della formazione delle a cultura e dei valori etici occidentali…..
Questa selezione di opere permette di esplorare un ampio ventaglio di linguaggi espressivi e di dare vita a un dialogo tra Roma e Milano. Saranno presenti artisti della Scuola di Piazza del Popolo: Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Mimmo Rotella e Mario Schifano, esponenti del gruppo Forma 1: Carla Accardi, Piero Dorazio, Antonio Sanfilippo Giulio Turcato, alcune personalità del movimento Spazialista come Agostino Bonalumi, Enrico Castellani e Roberto Crippa, arrivando all’approccio tardo spazialistico e analitico di Rodolfo Aricò, sino al movimento ludico e surreale della Patafisica rappresentato in Italia da Enrico Baj, per arrivare agli esponenti del Movimento dell’ Arte Povera come Mario Ceroli e Michelangelo Pistoletto e con la presenza dell’opera di Emilio Scanavino, figura di spicco dell’ Arte Informale italiana, in continuo dialogo con quella europea, concludendo la selezione con l’annullamento della pittura e la conseguente sublimazione testuale dell’opera Concettuale di Vincenzo Agnetti.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo, con un testo critico di Ilaria D’Ambrosi, che riproduce venti opere che rappresentano un panorama dell’arte degli anni Sessanta e Settanta.
Dal testo in catalogo di Ilaria D’Ambrosi
…….presenta venti opere di artisti romani e milanesi, attivi durante il secondo dopoguerra, in un confronto tanto affannoso quanto straordinariamente creativo: una generazione alla ricerca di nuove possibilità espressive, bisognosa di un cambiamento che, dall’infatuazione per Picasso e il Neocubismo, migra, da una parte, verso un’indagine non figurativa, da qui l’astrattismo di Carla Accardi, Achille Perilli o Giulio Turcato; dall’altra, nella consacrazione del legame tra arte e oggettività, di cui il Realismo di Giovanni Testori…….
