
Piero Dorazio. Il trionfo del colore
A cura di Lorenzo Lombardi e Luca Gismondi
Testo critico in catalogo di Guglielmo Gigliotti
SCHEDA TECNICA
Mostra: Piero Dorazio. Il trionfo del colore
Sede: Galleria Lombardi Project
Via di Panico 13, 00186 Roma
Apertura al pubblico: dal 18 ottobre al 15 novembre 2025
Inaugurazione: sabato 18 ottobre ore 18.00
Orari: dal martedì al sabato, dalle 11.00 alle 19.00
Ingresso libero
Il 18 ottobre 2025 la Galleria Lombardi Project presenta la mostra Il trionfo del colore mostra dedicata a Piero Dorazio, nel ventennale della sua morte. (Roma 1927 – Perugia 2005).
Continuando la scia dell’astrattismo italiano della seconda metà del novecento, la Galleria Lombardi punta il suo occhio di bue su Piero Dorazio. Tra i fondatori del movimento Forma1, emerge la sua connessione tra pittura e lirismo. Artista alla continua ricerca di un’apoteosi pittorica, noto per i suoi tratti, in continua evoluzione come la vita e ciò che essa riflette, non a caso, ha affermato lui stesso “il quadro astratto non rappresenta altro che sé stesso, poiché costituito da elementi della visione: colore, spazio, materia, dimensioni e movimento concorrono a trasmettere sensazioni ed emozioni. “
Guglielmo Gigliotti, che scrive il saggio in catalogo, lo descrive così: “È stato uno dei padri nobili dell’arte astratta italiana della seconda metà del ‘900, nonché uno tra i maggiori promotori della modernità culturale del Paese, incarnando il ruolo di crocevia dei percorsi che univano la ricerca italiana a quella d’Europa e d’America. Dorazio è un perno, da lui si dipartono, come le bande policrome in tanti suoi dipinti, le linee della cultura italiana che, volendo rifarsi sul ritardo accumulato durante il Ventennio, intesseranno l’arazzo dell’Italia moderna.
Tutto ciò trovava, nell’uomo Dorazio, una fonte di energia portentosa, uno stimolo che inebriava le sue tante battaglie culturali, una stella che lo ha guidato tutta la vita: il culto della forma-colore”
Le opere riunite da Lorenzo Lombardi hanno l’obiettivo di farci percorrere il percorso evolutivo dell’arte di Dorazio, tra reticoli, trame di luce e giochi architettonici, dando valore a ciò che lo ha sempre contraddistinto: colore, luce e astrattismo.
La mostra è accompagnata da un catalogo, con testo critico di Guglielmo Gigliotti e Giorgia Di Laura.